

Biografia
Dopo un anno alle Beaux-Arts, ho costruito il mio itinerario artistico grazie a numerosi corsi e tirocini tecnici: disegno, acquerello, acrilico, olio, inchiostri, pastelli, collage, ma anche incisione, scultura, modellazione.
Mi sono formata come arteterapeuta e, oltre alla pittura, mi interessavo molto anche ad altre tecniche di mediazione, come la scrittura, l'argilla e la danza. Influenzato dalla Scuola di Parigi, dall'Espressionismo astratto, da Cobra, da Dubuffet e dall'arte singolare, ho lavorato sulla pittura espressiva, alcune delle cui opere fanno parte della collezione "Art Cru" a Bordeaux. Le mie domande in quel periodo cercavano di conciliare significato ed energia, con l'enfasi data alla materia e al gesto pittorico.
Dopo un periodo di inattività, è tornato il desiderio di dipingere attraverso la pratica della scrittura e del disegno con l'inchiostro sui miei quaderni. Ho iniziato ad interessarmi alle filosofie orientali e alle concezioni dell'arte, con letture di François Jullien e François Cheng, tra gli altri, la scoperta di scrittori, poeti e pittori cinesi e giapponesi, la pratica dello yoga e della meditazione. Da circa dieci anni lavoro principalmente con l'inchiostro di china, ispirandomi allo stile orientale: bastoncino d'inchiostro, pennello da calligrafo, carta di riso, marouflage. Ma, restando un pittore occidentale, mi piace anche usare l'inchiostro su tela, abbinato a uno o più medium (olio, acrilico, ecc.). Per me l'inchiostro è un fare, un percorso, una via. Richiede, come una passeggiata nel giardino cinese, uno spirito di distacco pieno di presenza. Richiede un laissez-faire contenuto, una padronanza incontrollata. Ci permette di domare il tempo affinché le cose a venire accadano, onda dopo onda, respiro dopo respiro, serie dopo serie.