

Biografia
Vive e ha il suo laboratorio nel sud del Finistère.
Al termine della sua carriera di assistente sociale in un ospedale psichiatrico, decide di dedicarsi finalmente a tempo pieno alla creazione artistica. Da sempre appassionata d'arte e della sua storia, frequenta a lungo mostre e musei europei, acquisendo progressivamente il senso del volume e dell'equilibrio delle forme.
I suoi artisti preferiti: Soulages, Bacon e Vermeer tra i pittori; Giacometti, Camille Claudel e Moore dal lato scultore.
Inizialmente cimentandosi con la pittura, si è presto dedicata alla scultura, sentendo il bisogno di confrontarsi con il volume.
Lavora principalmente su due temi:
Terracotta
La serie dei “saggi” qui presentata è realizzata utilizzando una tecnica in qualche modo simile al “dripping” di Pollock.
È il lancio, sulla nuda scultura, di sottili veli di argilla che modellano la forma, sovrapponendo una pelle all'altra donando uno spessore, un rilievo, una consistenza diversa.
La velocità, la forza di proiezione delle torte e l'angolo di attacco hanno un impatto diretto sul posizionamento della “veste di terra”, sul suo drappeggio, sulla sua piega.
Dopo la cottura, queste argille vengono patinate, donando una resa grigia alle sue sculture.
Calcestruzzo aerato
La finitura di questi lavori (strati multipli di rivestimento grasso) consente di ottenere una resa vicina a quella di una resina. La stessa creazione può essere realizzata anche utilizzando queste due tecniche. (vedi Grande Bambino).
L'attrazione di Anne-Marie per il Giappone e le sue pratiche artistiche e filosofiche (giardini secchi e alberi nuvolosi, Ikebana, Feng Shui, ecc.) si avverte nelle sue opere. Un punto comune in tutte queste creazioni: la ricerca di un'impressione di interiorità.
Questa è la prima volta che il suo lavoro viene presentato in una galleria.