
Francia
Biografia
Anne de Giry si è diplomata all'Ecole Nationale des Beaux-Arts di Parigi nel 1972, sezione incisione. Bachelor in scienze letterarie e artistiche, Censier/Sorbonne, 1972. Master in Storia delle arti e diploma di approfondimento, Panthéon/Sorbonne 1981. Insegnante di arti plastiche nelle scuole della città di Parigi, in pensione dal 2007 Il mio lavoro prevede il perseguimento di diversi obiettivi: - Creare composizioni con strutture complesse, attraverso sottili reti di linee che si intersecano e poi esprimono raggi o fasci di luce che colpiscono gli oggetti ivi presenti. Minerali, pietre preziose giganti o elementi paesaggistici (ad esempio la tela della canzone dei cristalli). La struttura interna di questi oggetti, anche interni, deriva però dal resto della composizione nel suo insieme. - Per ottenere una bella materia pittorica, Anne de Giry lavora alla vecchia maniera con diverse sovrapposizioni di strati, secchi, semisecchi, da semioleosi a oleosi e numerosi smalti. L'artista a volte incorpora glitter, carta incollata o altri elementi. -Infine, quando nei dipinti appaiono dei personaggi, non si tratta della loro realtà fisico-corporea ma dell'incarnazione di una realtà psicologica, surreale o fantastica. I personaggi delle opere di Anne de Giry esprimono un sentimento o un'idea, piuttosto che un'allegoria, una domanda o uno stato d'essere. Anne disegna molti schizzi e schizzi di diverse dimensioni poi procede per eliminazione nella scelta di ciò che dipingerà quando si tratta di personaggi o oggetti aneddotici. Mitologia celtica La mitologia celtica ha la particolarità di avere un solo principio divino femminile. Nella letteratura mitica e nella toponomastica, diverse divinità importanti sono sue emanazioni. Come nella mitologia greca (Giassone e Medea, il matricidio di Oreste, ecc.), le leggende celtiche raccontano spesso i conflitti e le tragedie derivanti dal passaggio dal matriarcato “primitivo” al patriarcato del “progresso”, della legge materna (sessuale e romantica) libertà).) diritti paterni (matrimonio, verginità e repressione sessuale) Essi testimoniano questa nostalgia per un'epoca lontana, un paradiso perduto sotto le spoglie del mondo delle Fate, il Sidh ("l'altro mondo", o mondo degli spiriti, perché tra i pagani non c'è né inferno né paradiso). , universo parallelo o sotto le acque, e al di là degli oceani, regni dove regnano potenti fate, meravigliose isole di donne, giovinezza e abbondanza, dove il tempo e la sofferenza non esistono più. La terra delle fate è fondamentalmente di natura matriarcale. Ciò è testimoniato dalle numerose fate e Dame del Lago (che donarono la Spada a Re Artù), il più delle volte nubili (presunte e chiamate “vergini” come Diana-Artemide), che seducono e collezionano valorosi mortali. Guai a chi osa respingere le avances di queste signore. I più fortunati si ritroveranno spediti “nell’altro mondo”, durante una battuta di caccia, inseguendo un gioco magico, un animale bianco soprannaturale (cervo, cervo, cinghiale… animale totemico, araldico, sacro), che li attirerà attraverso un porta invisibile del Sidh, affinché possano reimparare le buone maniere amorevoli verso le donne. Il pantheon celtico è popolato da numerose dee come Brigit, madre di tutti gli dei. Governa le arti, la guerra, la magia e la medicina. Ma anche Dana, la madre primordiale dell'antica razza elfica dei Tuatha Dé Danann (figlio di Dana). Sono eroi e maghi (Bansidh). Padroneggiano il druidismo, la conoscenza e le arti. Provenivano dalle meravigliose isole del nord del mondo, per governare l'Irlanda fino alle invasioni ariane dei Milesi (Celti che arrivarono attraverso la Spagna nel 500 aC).
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