

Biografia
Nato nel 1987, vive e lavora a Parigi.
Cosa resta di noi all'alba del nostro oblio? Dove inizia la fine? Dov'è nascosto l'inizio? L'opera di Alexandre Bavard contrasta le temporalità. Scivola tra i resti di un futuro chimerico e la speranza di un passato mitizzato. Utilizza una varietà di forme e supporti, sfuggendo al tempo, ma anche allo spazio e perfino alla geografia. Da dove viene? Uno pneumatico avanzato, una maglietta con un logo o un costume popolare sono indizi o enigmi? E se la sfida del suo lavoro non fosse proprio quella di risolvere nulla, di mettere in discussione, ma di dare libero sfogo alla vertigine delle interpretazioni?
Che si tratti di Transfr, Neo-k o Neo-archeologia, tra gli altri, lo stupore è lo stesso. Chi contempla si ritrova incapace di comprendere l'universo che si dispiega davanti ai suoi occhi. Le forme, i colori, le immagini sono proposte di intensità che ci convengono o no, che ci attraversano o no, ma che si aprono lì, davanti a noi, senza nulla da comprendere o da dialettizzare. Ma è ancora più sorprendente nelle sue prestazioni. Partecipare a Bulky non richiede alcuna attenzione speciale, alcun rispetto specifico, alcuna comprensione particolare, verificabile, valutabile, ma, più pertinentemente, si tratta semplicemente di essere lì, rischiare di sentire, lasciare che il flusso elettrico si dispieghi dentro di noi. Essere inebriati da una spiritualità che ci precede e ci supera. Non è un'arte saggia ed erudita, ma piuttosto un'arte che crea un mondo esterno, come lo immaginava Gilles Deleuze, un altro mondo.
Ma forse da queste preziose divagazioni emerge un'altra domanda. Questa è la questione dell'identità che dobbiamo affrontare. Quando il linguaggio balbetta, quando i toni si confondono, quando i segnali si confondono, cosa ne è di noi? È ancora possibile dire “io”? Le regole non valgono più e l'identità diventa una ricerca che a volte assume le sembianze di una lotta, di una guerra da combattere. I movimenti diventano bruschi, l'abito diventa armatura, i pezzi si rompono, la sua arte appare come il luogo di una generale disgregazione dell'essere, lasciandoci perplessi e per questo affascinati. O meglio, affascinato perché perplesso. È il caso della serie ARMVR, dove tutto sembra contribuire alla stessa idea, che dobbiamo reimparare, riorientare ciò che pensiamo di sapere, considerare oggetti, tessuti, materiali in modo diverso, accettare nuove conseguenze. e se sono improbabili, tanto meglio. Pelliccia, uncinetto, lana, gesso o metallo? Dove si nasconde la solidità? Tutto è concesso. Tutto è radicale. Alexandre usa l'arte per uscire dall'arte, per uscire da se stesso, per uscire dalle norme, per uscire dal tempo, per uscire dallo spazio. E vediamo cosa c'è fuori e come questo fuori ci trasforma. Esplorare, decostruire, scavare nel proprio essere fino al punto in cui lo strano diventa familiare.
Quindi, alla luce di queste intensità elettriche, nasce una rivolta che provoca un cortocircuito. Le sue opere non hanno bisogno di essere descritte, non sono spettri da catalogo, sono audacia, ambiguità, alterità, differenze. Alexandre Bavard ci offre questo mondo a venire Un mondo dal volto inaspettato. Cosa resta di noi all'alba del nostro oblio? L'ampiezza di un'intensità che si lascia conquistare.
- Maria Roberta
Prezzo /
Giovane rivelazione dei talenti delle arti urbane 2017. ADAGP / Palais de Tokyo. Premi di Natale, The Store. Grenoble
Residenza /
Residenza artistica Swatch, Shanghai, Cina
Conferenze /
TED TALK, Bari, 2017
Mostre /
Gennaio 2020 Pensa meno, sii più stupido. Galleria Studio. Shanghai, Cina
Dicembre 2019 Swatch Art Residency, Shanghai, Cina Let us In, Dusseldorf, Germania
Ottobre 2019 Inaspettato, Fort Smith, Arkansas, Usa NO STRESS, mostra di proiezione. Galleria Tick Tack, Ghent, Belgio
Settembre 2019 Entriamo insieme, Clichy
Agosto 2019 È tempo di rinnovare il centro d'arte Garikula. Georgia. Dopo il futuro. Galleria del Trionfo. Mosca
Cerimonia di apertura della Vilnius Art Fair, giugno 2019. Lituania
Maggio 2019 Grappling. Prestazione. Palazzo di Tokyo. Francia
Fine aprile 2019, mostra collettiva.New Image Art Gallery. Los Angeles
Galleria TRANSFR, Pt2, marzo 2019. Configurazione del cluster Okland. Roma
Novembre 2018 RER.B, Fiera d'arte Meca, Justkids. Portorico
Agosto 2018 Aqua-V. Museo d'Arte Moderna, Catanzaro. Italia Coco Galba “Il carnevale è finito”, Macao, Milano
Febbraio 2018 Mostra Alla deriva nella beatitudine della memoria, Compleanno di Pablo, New York Mostra SYSTEM, Lepeuve, Parigi
Dicembre 2017 Konkret1987, Gr_und galerie, con il sostegno dell'Istituto Francese di Berlino
Novembre 2017 Mostra collettiva “Chi sei quando nessuno ti guarda?”, Maëlle Galerie, Parigi
SHORT CIRCUIT Mostra, Block House Gallery, Tokyo
Settembre 2017 Mostra collettiva SCULP, Needles and pen Gallery, San Francisco
Mostra/Spettacolo Uncanny, Tunisia
Giugno 2017/ Mostra / Performance BULKY, Palais de Tokyo / Parigi
Maggio 2016 / Mostra OZONE, Galerie P38 / Parigi
Dicembre 2014/ Mostra di Natale, Museo della pittura antica, Grenoble
Settembre 2014/ Salone del giocattolo / FRAC Nord-Pas de Calais / Dunkerque
Novembre 2013 / Mostra Yildun / Galleria dell'Associazione delle Idee / Marsiglia
Maggio 2013 / Mostra collettiva Palengenesis / Klughaus Galerie / New York
Settembre 2013 / Mostra Countach / Sunset Residence Gallery / Lione