

Biografia
Barbara Morin, pittrice e cercatrice dell'anima
Barbara Morin è una pittrice che cerca le anime e parla ai nostri cuori.
L'artista vive ad Annecy. Le sue origini franco-tedesche gli conferiscono la ricchezza di una doppia cultura.
Creatrice fin dall'infanzia, Barbara svela nelle sue opere un mondo in cui l'energia è palpabile, la sensibilità delicata è precisa e quasi invadente.
L'artista dipinge ispirandosi a molteplici influenze, senza però ricondurre i contorni dei suoi dipinti a uno stile definito.
Il suo soggetto è l'essere umano; personaggi o serie di ritratti basati su temi diversi: Infanzia, Origini, Principi e Principesse... Personaggi di qui o di altrove...
I suoi personaggi si svelano in una messa in scena a metà strada tra l'erranza e il sogno, in un'atmosfera surrealista e singolare. Spesso guardano l'osservatore, a volte direttamente, spesso da lontano. La loro presenza sembra essere molto più antica, i loro percorsi ci parlano. Ci sono bocche che vogliono ridere, sofferenze che vogliono sorridere, storie umane, sogni d'infanzia.
L'infanzia vive in tutti i suoi caratteri, negli animali, negli strumenti musicali, negli oggetti, negli attributi. L’infanzia diventa la materia, il colore, l’espressione delle opere.
La pittura di Barbara parla di umanità e origini. I personaggi sono malconci, graffiati, malinconici ma vivi. Parla anche di bambini re, di bambini nuovi, di bambini abitati dal mondo.
Si percepisce la malinconia, la tristezza sarà solo un'impressione fugace che verrà rapidamente spazzata via dal colore delle tele. I colori sono stesi come un unguento, blu, rosa, giallo, colori pastello che punteggiano i collage e la pittura di un'emozione viva e calda.
Il colore gioca un ruolo essenziale nella costruzione dei dipinti. Sembra che sia lì per attenuare la sofferenza, trasformare i difetti in punti di forza e dare un'impressione di velluto.
L'artista gioca con gocce e macchie, prodotti del caso, per conservare le imperfezioni come un tesoro.
La sua opera è lì, istintiva, espressiva e singolare.
- Maria Cianni
L'immaginazione dell'infanzia
Presentare l'opera artistica di Barbara Morin è un compito delicato, poiché il suo approccio sfida i codici consueti. Come descrivere il suo stile del tutto particolare che non può lasciarci indifferenti in ciò che offre in termini di probabili rappresentazioni legate all'immaginario infantile.
Art brut in ciò che i dipinti riflettono: un processo di creazione impulsiva, necessaria e primordiale, in una ricerca autodidatta per mostrare ciò che non può essere detto.
Arte primitiva contemporanea, nel senso nobile del termine, in quanto riflette la diversità del mondo, l'universalità dei sentimenti e la singolarità delle emozioni.
Barbara ci offre un incontro speciale nel suo universo di colori e forme per evocare la pluralità della nostra condizione umana, e più in particolare quella della donna, in ciò che essa implica di molteplicità. A modo suo, Barbara ci invita a uno sguardo non convenzionale, evocativo di stati vissuti, carico di segni, il cui significato rimanda a ciascuno di essi.
Lasciamoci quindi sorprendere da questo approccio artistico incompiuto, creativo e plurale.
- Filippo