

Francia
• 1958
Biografia
Sono stato immerso in un'atmosfera artistica fin dalla mia infanzia. Mio padre e i miei fratelli dipingono e disegnano. È stato del tutto naturale che mi cimentassi. Guardavo mio padre dipingere dall'età di otto anni e non potevi fare rumore. Per me ha fatto la pace dipingendo porti e barche. Adoravo infilare il naso nella sua scatola di colori e, guardando i tubetti di diversi colori, l'ho trovato bellissimo. Mi piaceva sentire quell'odore di olio di lino. Pittore autodidatta, non ho limiti. Museo, libri d'arte o anche mostre, secondo me, ci sono mille modi per educare se stessi. Ho un'immagine in testa e si sviluppa attraverso il lavoro; Dipingo principalmente ad olio e direttamente su tela. La mia tavolozza è molto colorata. Il mio percorso creativo è semplice ed istintivo, un bisogno viscerale di esprimermi attraverso il colore, la mia pittura naviga tra sogno e realtà per me la pittura è tutt'altro che una passione. Soprattutto mi piace mascherare la realtà. Spesso mi ispirano elementi come l'acqua, le nuvole, i temporali, il movimento, la voglia di andare da qualche parte, di scappare. Direi che cerco altrove, nei miei quadri c'è sempre una strada e una via d'uscita. Il sogno, anche i viaggi, visivi e interiori. Ho viaggiato molto in Asia. Paesi come Cina, Giappone e Cambogia mi hanno ispirato molto. Per me, con la pittura, sviluppo un mio linguaggio, è il mio modo di stare al mondo. Le mie influenze sono: Claude Monet, William Turner, Zao Wou-Ki, Paul Klee, Max Ernst, Edvard Munch, Marc Chagall. E Méliès il Mago...
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