Francia
• 1952
Biografia
Non essendo molto bravo con la mia pelle, spesso mi percepisco simile a queste cose vaghe, vacillanti, contingenti, improbabili, scosse violentemente da attacchi di incoerenza.
Perforati poi di ostinato stupore, come voragini a gambe aperte. Alcuni silenzi non mi appartengono. L’inestinguibile ricerca di una lontana genesi marina. Una botte, un blocco con le gambe. Animali vecchi, stupidi, silenziosi nei rifugi nei prati.
Per vernice kif sfusa.
Valore e qualche banalità. A volte molto abitato, è piuttosto brulicante nella buona direzione, un clan mantenuto verso il successo. Strappandomi dallo spaventoso dialogo comune, con gioia. Fino al confino.
Non so esattamente perché la vernice. Potrebbe essere stato il nulla o la noia, il caos o il domino. OH ! No, non domino! Oh no, non le castagne! Non è mai solo una situazione traballante. Tutto lo stesso senza troppi rischi. Quindi andate via, codardi. La lotta deve essere necessaria. Dipingere. Non muoverti, come un cane davanti al suo padrone. Appena pochi metri quadrati sotto i miei piedi mentre la vita è immensa, gli oceani così vasti, la mia mente supera di gran lunga. Solo un po' di verticalità, radicata sul posto, le mie retine in cerca di esigenze.
Come le mucche e i loro occhi.
Penso costantemente. Questo non mi porta da nessuna parte. Mi dispiace andare in giro sedentario. Una certa forma mantenuta di codardia. Ho difficoltà ad apprezzarmi.
La mia vita così. Allora è tutto.
Jean Noël Delalande.
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