Simon Couvin
  • Biografia
  • Opere
  • Movimenti

Simon Couvin

Francia • 1975

Biografia

Simon Couvin è nato a Parigi. Vive e lavora a Nizza. Il suo lavoro è stato oggetto di diverse mostre fotografiche, sia personali che collettive.

Noto nel 2006 con la mostra “Naturale Spectrum” al Parc Botanique di Nizza, Simon Couvin, alla maniera di Henry Fox Talbot e Anna Atkins, prende la fotografia letteralmente nel fotogramma. A partire da una trentina di specie vegetali realizza grandissimi fotogrammi in bianco e nero, vere e proprie testimonianze fotografiche di ciò che la natura rivela sulla superficie sensibile della carta fotografica. Offrendo di vedere ciò che è stato toccato, ciò che si è staccato, e suggerendo così di avventurarci nel dominio delle proprietà, dei segni che delimitano il territorio della pianta.

Privilegiando il contatto della materia sul supporto fotografico, piuttosto che il dispositivo dello scatto, si impegna a proseguire la sua esplorazione fotografica attraverso la musica attraverso la rappresentazione di strumenti. La sperimentazione è resa più difficile dal materiale dello strumento stesso, dalla sua opacità e dalle sue dimensioni. Fotogrammi, estasi materiali, dove ciascuno si lascia riempire da una pienezza immediata e senza nome. "Sono immagini che ascoltiamo dove sentiamo il nostro sguardo, che è già una forma musicale o almeno una forma sonora." Si propone quindi di catturare, nei costumi dei Balletti di Monte-Carlo, l'essenza della Danza che emerge in ciò che l'abito avvolge, in questa assenza di corpo, come la promessa di un movimento di infiniti gradi.

In occasione della mostra collettiva "Le Photogramme" del 2010 al Musée de la Photographie et de l'Image Charles Nègre di Nizza, i grandi formati lasciano il posto a immagini di piccole dimensioni, più enigmatiche e intime. Se tecnicamente prosegue la sperimentazione nella ricerca delle sfumature della profondità del nero e nella resa della luce in base ai materiali e agli oggetti, è con l'introduzione della materia capelli che la sua ricerca non è più solo fotografica ma diventa interiore. I capelli, intesi come matrice organica capace di ricreare nel visivo il valore tattile dei sensi, assumeranno progressivamente un ruolo sempre più importante nel suo lavoro, fino a diventare la sua preoccupazione primaria per quanto riguarda la rappresentazione fotografica.

Nel 2011 a Parigi alla fiera Arts Elysée e con la galleria Basia Embiricos, presenta due “nidi sotto campane di vetro” interamente realizzati con capelli, tagliati e raccolti A partire da questa massa di capelli propone la costruzione di nidi, unendo forme originali che evocano una storia incompleta ma preziosa di un'umanità immemorabile.

Nel 2012 e 2013 in occasione di “Paris Photos à la Bellevilloise” la galleria Basia Embiricos ha messo a disposizione le sue pareti per il progetto “Sensitive Surface”. Con la “Serie Untitled” l’artista introduce una forma di astrazione nel suo lavoro. Solo le tonalità di grigio, nero, bianco contrastano o attenuano la nostra percezione. Il motivo applicato direttamente sulla carta fotografica non lascia alcuna possibilità che la distanza interferisca nella relazione tra il materiale dei capelli e il materiale fotografico. Non c'è più niente da riconoscere, se non da sperimentare. Soltanto la rappresentazione della materia (o della cosa) in sé (la traccia, l'impronta) ci muove dentro noi stessi, nella nostra percezione imperfetta (astrazione), e ci rivela un altro spazio frammentato, trafitto sempre più intimamente. Un incontro che ci pone sia di fronte alla nostra cancellazione sia di fronte alla nostra presenza nella realtà.

Nel 2016, in occasione del 70° anniversario dell'UMAM (Unione Mediterranea per l'Arte Moderna), la Galerie Christian Depardieu e Simone Dibo-Choen esporranno sei "Nidi di capelli per uccelli strani" accompagnati da creazioni sonore di Nicolas Perrin. Attraverso la sua proposta artistica, Simon Couvin mette in risonanza gli uomini, ma anche strani uccelli con strani habitat, che cercano di combinare i loro sogni con quelli del mondo che li circonda.

Nel 2018, la Galleria Christian Depardieu di Nizza ha offerto all'artista l'opportunità di esporre una serie di fotografie, "Non tirarmi i capelli così lontano..." Un'opera che propone uno scorrimento più articolato di capelli legati, intrecciati e indossati. Se in effetti egli abbozza un ingresso con un motivo più realistico nel nugolo di prove di capelli che esalta, delizia e percorre la sua opera, ci invita subito a seguirlo nella scoperta di rappresentazioni più affascinanti, narrate, mitiche, di volti incantevoli inscritti nella natura stessa del visibile.

Leggi di più

Scopri le nostre selezioni di opere d'artisti

Hai bisogno di un aiuto per trovare il tuo colpo di fulmine? Consulta le nostre pagine di selezioni fatte per te.
Hai bisogno di saperne di più?
Quando è nato l'artista?
Risposta su quando è nato l'artista