

Biografia
Il clic estetico
Fady Ferhi, pittore, è nato nel 1962.
Ha trascorso buona parte della sua vita a Corrèze a Brive la gaillarde e si è stabilita nella regione parigina nel 2004.
Il 2007 è un anno di sconvolgimenti. In seguito ad uno shock emotivo brutale e irreversibile, la creazione le si impone. Dipingere è quindi il modo per evadere, per liberarsi e per lasciare fluire le proprie emozioni sulla tela.
Il viaggio della conoscenza
Fady apprende i fondamenti della pittura presso il laboratorio di croqueurs de vie a Charenton le Pont diretto da Isabelle Forestier, pittrice dei laboratori di belle arti di Parigi.
Durante questi quattro anni di formazione, ha imparato a definire le forme, a padroneggiare e collegare le linee nello spazio, a giocare con trame e impasti che consentono la profondità. Di questo insegnamento ha inoltre conservato una nozione primordiale che oggi la guida in tutto il suo percorso: l'introduzione di ogni nuovo colore e la varietà delle tonalità possibili gioca un ruolo essenziale nella percezione dell'opera.
Per perfezionare le sue conoscenze, nel 2018 ha frequentato i corsi di Storia dell'arte e delle civiltà presso l'École du Louvre. Questo corso risponde alla sua curiosità di apprendere i riferimenti cronologici della storia dell'arte e di comprendere le influenze moderne e contemporanee.
Fady ora sa che il suo lavoro si colloca nell'ambito dell'arte astratta e appartiene più particolarmente all'astrazione lirica.
L'esplorazione dell'astrazione e del colore
Le opere di Fady sono caratterizzate da una tecnica mista. Vernice acrilica, prisma, luna, vetro colorato, resina su tela e legno vengono lavorati utilizzando pennelli, coltelli, spatole, spugna e cellophane.
La pittura astratta è per lei un mezzo essenziale di condivisione e comunicazione Un bisogno vitale di ricostruzione, di luce, di riconciliazione con la vita. Fady ammira particolarmente il lavoro di Chu The Chun, Zaō Wou-Ki e Jackson Pollock.
I colori risuonano dentro di lei e le infondono allegria, energia, equilibrio, armonia, serenità e talvolta tristezza. Secondo lei, un'opera perfettamente rifinita è un'opera che possiede un'anima, una profondità spirituale, un mondo in cui sogni e intuizioni si uniscono per invitare lo spettatore a dare libero sfogo ai propri sentimenti.
In metamorfosi
Fady Ferhi è un abile colorista. Creato in profondità e movimento, il suo lavoro è un viaggio verso l'Eternità Al di là del tempo, tra stasi e scomparsa, la logica narrativa di ciascuno dei suoi dipinti rimane in sospeso come un incrocio enigmatico che ognuno è libero di esplorare. Il suo lavoro commovente e vivente crea una dimensione atmosferica incarnata che ti trasporta in territori inesplorati. È un invito a scoprire possibilità, a rivedere in una nuova dimensione, tra il conosciuto e il sognato, dove la realtà è molteplice, in metamorfosi, sospesa in un equilibrio potenziale.
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