

Biografia
Tatuatore nomade reso immobile dalla crisi sanitaria, l'artista si è preso il tempo di scavare nel profondo di se stesso per tornare al gioco della sua infanzia: la costruzione di città immaginarie. Al ritmo di questi vagabondaggi parigini, raccoglie i rifiuti della città per progettare le sue sculture. La strada diventa quindi un supermercato a cielo aperto.
Laureato in disegno industriale, utilizza oggetti manufatti, distogliendoli dalla loro funzione primaria per ricavare le forme necessarie alle sue produzioni.
Con una certa dose di umorismo, parodia un mondo d'arte speculativa al quale cerca di appartenere, ci vende spazzatura per riscattare la sua coscienza, ripaga i suoi conti attingendo alle sue ricevute: diario privato di una vita quotidiana paradossale.