

Biografia
Come il desiderio di fotografare l'effimero che è sempre stato presente in me, durante questi 25 anni di viaggio che mi hanno portato attraverso l'Asia e più in particolare tra le diverse tribù del Sud-Est. Centinaia di fotografie di volti, tessuti, costumi, riti, danze, architetture, mercati, vita di campagna che rimarranno radicate in me e che saranno testimonianza di un passato ormai lontano.
Le mie valigie da fotografo zaino in spalla mi hanno portato sulle coste dell'Armorica; come un esilio volontario; trovare lì una serenità e una tranquillità sorprendenti; un percorso più tranquillo, più interiore ma altrettanto arricchente come l'autoapprendimento; macchina fotografica in mano, amica di sempre, durante le lunghe passeggiate su queste affascinanti e magiche spiagge della Côtes d'Armor.
Come se fosse ovvio, guardavo tracce, sabbia, forme, alghe, rocce; come un invito al viaggio, un viaggio iniziatico che ci fa capovolgere l'anima tra il reale e l'immaginario e scoprire la visione effimera di una vita minerale e vegetale fragile, destinata a lungo termine a scomparire, che era urgente fotografare.
La natura generosa, ancora ribelle, si svela all'obiettivo, per un istante, per poi riprendersi tutto qualche istante dopo e rinnovare, a suo piacimento, il giorno successivo, questo spettacolo, per finire inevitabilmente per non poter più offrire nulla se la mano dell'uomo continua a ostacolarlo; l’inquinamento e il riscaldamento globale stanno già lavorando alla sua trasformazione.
Qualche anno dopo, eccomi pronto ad esporre umilmente questo lavoro, a mettere a nudo la mia anima di fotografo, a invitarvi ad entrare nel mio singolare universo e ad offrirvi un'altra percezione estetica di materia, luce e colore, lasciandomi, spero, per chiunque guardi, la libertà di lasciare vagare la propria immaginazione.
Come Baudelaire, dovremmo vedere l’immaginazione come “la regina della verità”? La verità è nell'immaginazione come mi piace scriverla? L'immaginazione è l'occhio dell'anima? Tendo a pensare che la realtà a volte sia una prigione dove la chiave è l'immaginazione. Non so se queste fotografie rappresentino una certa materializzazione di questa chiave, ma forse contribuiscono un po'.