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Ambivalent
Da 14 ottobre 2023 al 22 dicembre 2023
Ian Shevack (1982) è un artista berlinese. Per oltre 17 anni, Ian ha sviluppato e riscoperto la sua tecnica, Klecksography, che utilizza macchie d'inchiostro per creare arte. La pratica di Ian non è convenzionale: dipinge tele grezze e non tese sul pavimento. Ciò gli consente di muoversi liberamente sulla tela mentre si allunga, si piega, gocciola e spruzza inchiostro giapponese.
Il suo lavoro è creato nell'immaginazione dello spettatore, ispirato da forme astratte di inchiostro e campi luminosi di colore. L'arte di Ian libera gli spettatori da ciò che l'artista vuole che vedano e si concentra su ciò che effettivamente percepiscono. Ian ha iniziato la sua carriera a Los Angeles con un collettivo artistico chiamato "FAM" e ha continuato a dipingere a Berlino. È noto per il suo contributo pionieristico alla serie Solar Art Panel, in collaborazione con Olafur Eliasson. Attualmente è residente presso Starke Stiftung ed è rappresentato da Not A Gallery a Berlino, Germania e KAMILĖ GALLERY a Perth, Australia.
La serie “What Do You See” utilizza un linguaggio visivo ambiguo per valutare inconsciamente la psiche umana. Il potere intrinseco delle controcomposizioni veniva spesso utilizzato nell'arte rinascimentale, poiché veniva ampiamente esplorato nei dipinti di Leonardo da Vinci. Ian, tuttavia, indica una tensione all'interno delle forme astratte e spesso accidentali dell'inchiostro che si estendono su strati di colore. Il movimento contemplativo e la rapida piegatura guidano il processo creativo riflettendo i sentimenti più intimi del momento dell'artista.
All'inizio del XX secolo, lo psicologo svizzero Hermann Rorschach rese popolare il test della macchia d'inchiostro, dato il suo significato proiettivo in psicoanalisi. Per Ian, la creazione della serie “What do You see” è un’indagine su due importanti contronozioni: ordine e disordine. L'artista invita lo spettatore a intraprendere un viaggio nel proprio subconscio e a trasformare le informazioni visive in un'esperienza somatica di pareidolia (una tendenza a imporre significato a un oggetto visivo dove non esiste).
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