
Biografia
Inna Modja è un'artista, cantautrice, attrice e attivista franco-maliana per i diritti delle donne e il cambiamento climatico. Conosciuta soprattutto per la sua carriera musicale, ha raggiunto la Top 10 dei successi in Europa e Canada, con alcuni dei suoi titoli di punta come French Cancan o Timbuktu. Nel 2015 ha pubblicato l'album Motel Bamako, poi dal 2016 al 2018 si è esibita sul palco di festival e concerti nei cinque continenti. Nel 2019 è diventata ambasciatrice dell’UNCCD (Convenzione delle Nazioni Unite per la lotta alla desertificazione) per il Sahel, seguendo a suo modo le orme del padre, diplomatico. L'artista è ora una delle luci di punta di web3, dove è nota per il suo ruolo di fondatrice e CEO di CodeGreen, una soluzione che collega donatori, collezionisti, artisti e progetti NFT in un consorzio di progetti verificati sul campo che lottano per la giustizia sociale. , giustizia climatica, uguaglianza di genere ed emergenze umanitarie. È oggi una delle artiste maliane contemporanee più importanti sulla scena internazionale.
Le sue fotografie sono ispirate al lavoro del suo mentore Malick Sidibé, una leggenda della fotografia maliana, che lavora principalmente in bianco e nero, catturando ritratti vividi e scene di feste. Quest'ultimo, amico di suo padre, la fotografò durante la sua infanzia, prima di illustrare il suo primo album. Che sia in uno studio tradizionale o mobile, in campagna o per strada, Inna Modja ama catturare con la sua macchina fotografica i ritratti degli eroi di tutti i giorni. La fotografia presentata in mostra mette in risalto due persone affette da albinismo, una malattia rara e geneticamente ereditaria, che generalmente comporta l'assenza di pigmentazione nei capelli, nella pelle e negli occhi, che rende la persona estremamente sensibile al sole. Può portare al cancro della pelle e a gravi problemi alla vista.