Michel Fingesten
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Michel Fingesten

Repubblica Ceca • 1884

Biografia

Michel Fingesten, detto Fingesten, nacque nel 1884 a Buzkovice u Ostravy; fu pittore e incisore, famoso soprattutto per la sua straordinaria produzione di Ex Libris (ex libris).


Dopo aver studiato all'Accademia di Belle Arti di Vienna e a Monaco con Franz von Stuck, che lo indirizzò alla caricatura e alla grafica di piccolo formato, Fingesten lasciò l'Austria e viaggiò in tutto il mondo, visitando l'Europa, gli Stati Uniti d'America e i paesi orientali.


La permanenza di Fingesten a Berlino dal 1913 fu decisiva per il suo contatto con il mondo dell'incisione. Dopo la sua adesione alla Nuova Secessione, Fingesten distrusse la sua precedente produzione pittorica e decise di dedicarsi alla dimensione dell'incisione; anche se preferiva la grafica, continuò a considerarsi un "pittore".

La città tedesca era caratterizzata da un'atmosfera artistica molto dinamica che stimolò Fingesten Le incisioni di questo artista sono state pubblicate a partire dal 1915 in archivi e libri in edizione limitata.

Le opere di Fingesten furono pubblicate anche sulle celebri riviste dell'avanguardia espressionista, come "Genius" e "Marsyas", con gli artisti e gli scrittori più importanti della sua epoca.


Considerato un genio dell'Ex Libris, che divenne con lui una grande arte di piccolo formato, Fingesten realizzò più di 1.500 di questi marchi di proprietà dal 1915. Gli Ex Libris di Fingesten erano nutrimento per i bibliofili, che incollavano gli ex libris sulla prima pagina dei loro libri per indicarne la proprietà e che commerciavano questi Ex Libris.

L'Ex Libris è un genere che non ha confini e che non può essere ridotto all'indicazione del nome del proprietario riportato sul libro su cui è incollato.


Abbandonò la sua antica funzione di semplice segno araldico di proprietà e divenne quasi la proiezione della personalità del bibliofilo.

Pur non cadendo nell'eclettismo, Michel Fingesten ha utilizzato generosamente il mezzo della citazione, nel soggetto, nella forma e nello stile.


Negli anni Venti, ad esempio, la sua arte oscilla tra Otto Dix e George Grosz, di cui supera la critica sociale e l'erotismo, e Karl Arnold di cui supera l'ironia.

La grande depressione del 1929 e la rapida avanzata del nazismo contribuirono in modo significativo al progressivo isolamento del pittore e incisore ceco.

Nella primavera del 1935, Fingesten lasciò la Germania e si recò in Italia, dove si stabilì a Trieste e Milano.

Il collezionista Mantero ricorda del soggiorno italiano di Fingesten che “abitava in una casa senza mobili” in via Chiaravalle 11.


Mantero, che fu uno dei più importanti clienti di Fingesten di Ex Libris, scrisse: “Capii che aveva una vita difficile e povera per mancanza di denaro, ma non aveva ambizioni di una vita ricca, anzi mi disse che i guadagni per comprare un po' di pane e un bicchiere di vino gli bastavano”.


In quel periodo la principale fonte di sostentamento erano le commissioni dei collezionisti di Ex Libris, soprattutto dei collezionisti di Milano e Como, appartenenti alla cerchia degli amici del mercante d'arte Luigi Filippo Bolaffio.


Conosciuto anche come il “Picasso dell’Ex Libris”, Fingesten ha esplorato questo mezzo artistico e lo ha elevato a nuove e potenti risorse espressive.

Quando l'Ex Libris fu slegato dalla sua funzione pratica, l'Artista cominciò a realizzare Ex Libris anche per falsi committenti, per “personaggi contemporanei illustri”, poeti, musicisti e, dal 1928, per uomini politici.


L'Ex Libris, realizzato con molteplici tecniche grafiche, come l'acquaforte, la puntasecca e la litografia, reca sempre (con la grafica d'occasione) la firma dell'Artista, che ne sottolinea la consapevolezza del valore.


Un capitolo importante della produzione di questo Artista fu dedicato agli Ex Libris erotici, che per la loro ironia venivano difficilmente compresi da persone estranee alla cerchia dell'Artista.

Alcune delle opere erotiche più segrete e rare di Fingesten sono legate alle commissioni di Gianni Mantero.


L'elemento dominante di queste incisioni è il sarcasmo, talvolta legato ad una cupa ironia, e alla presenza della morte, che coincide con la guerra, soprattutto negli ultimi anni di esistenza dell'Artista.


Nelle sue composizioni, Fingesten era un narratore di vita e morte, di sesso e amore, di incubi, speranze, arte e poesia La sua narrazione non era fuori dal tempo e dallo spazio, ma era al centro della dimensione contemporanea, degli anni Venti e Trenta dell'Europa angosciata e avviata alla rovina.


Possiamo sottolineare che il rapporto tra Artista e committente ha avuto un ruolo importante nella definizione della potenza di queste opere grafiche; infatti l'energia creativa che nasce dal contatto tra l'ispirazione dell'Artista e la personalità del committente genera una forte libertà espressiva.


Dopo la sua scomparsa, Michel Fingesten e le sue opere sono stati dimenticati; oggi si assiste a una nuova attenzione verso questo importantissimo artista e verso il suo segno visionario.


Bibliografia

• N. Nechwatal, Michel Fingesten – Das graphische Werk, Coburgo 1984

• A. Tomasetig, Michel Fingesten: dalla collezione Cauti una mostra di ex libris e grafica d'occasione, 2005

• A. Parik, L'ignoto Michel Fingesten, Praga 2008.

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Stampe, Ex Libris et Musicis Mantero, Michel Fingesten

Michel Fingesten

Stampe - 30 x 24 x 0.2 cm Stampe - 11.8 x 9.4 x 0.1 inch

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