Biografia
Israel Ariño, è nato nel 1974 a Barcellona. Dopo aver studiato fotografia all'Institut d'Estudis Fotogràfics de Catalunya (IEFC), si è formato in incisione e scultura presso la Facoltà di Belle Arti di Barcellona. Ha completato la sua formazione fotografica incontrando diversi fotografi, Manel Esclusa, Llorenç Raich, Bernard Plossu, M. Szulc Kryzanowski e Pablo Ortiz Monasterio.
Dal 2001 espone regolarmente le sue opere in Spagna e Francia. Nel 2008 ha presentato Lo Spazio Immaginario alla 6° Biennale di fotografia e arte di Liegi (Belgio), Crónicas de un desembarco nel 2010, L'Explorer e i capricci del caso al Carré Amelot (La Rochelle) nel 2012, Atlas i Altres Cartografies alla Galleria Tagomago di Barcellona nel 2013, Il nome che cancella il colore al Moulin de la Filature au Blanc nel 2014 e Le temps éparpillé - la sua prima mostra retrospettiva - all'Imagerie de Lannion e alla Galerie Vu di Parigi nel 2015.
Viene invitato in residenza d'artista ed espone le sue opere al British Museum di Londra per il progetto Apollo Epikouros o all'Artothèque de Vitré per la serie Images d'un monde floating nel 2009. Al Centre Culturel Colombier di Rennes, presenta nel progetto Cámara Obscura nel 2011, poi nel luogo d'arte contemporanea Aparté a Iffendic nel 2012. L'anno successivo, ha partecipato alla residenza missionaria Territoires d'Experiences incorniciata dal Carré d'art de Chartres de Bretagne e dal luogo d'arte contemporanea Apart.
Dal 2005 insegna fotografia alla Facoltà di Belle Arti di Barcellona e pubblica libri d'artista: Room with a View (2006), Otras canciones a Guiomar (2008), Anatomía de una desaparición (2009). Queste edizioni gli permettono di esplorare e sviluppare le proprie idee narrative con la fotografia. Nel 2012, il suo libro Atlas pubblicato da Editions Anómalas è stato selezionato per la mostra "Libri che sono foto, foto che sono libri fotos" al Museo de Arte Reina Sofía di Madrid che presenta i più prestigiosi libri di fotografia. Nel 2013 diventa membro della casa editrice Ediciones Anómalas.