
Biografia
Negli ultimi cinquant'anni, Janet Fish ha attinto al suo abbraccio del cambiamento e alla sua convinzione nell'interconnessione sottostante delle cose per alimentare la sua straordinaria pratica pittorica. Filosofeggia che smettere di cambiare significa morire, una convinzione che guida la sua infinita sperimentazione formale e la sua padronanza di più generi. Il cambiamento abita anche ogni dipinto. Gli oggetti che fungono da armature per il colore e la luce nel suo lavoro sono esuberanti nel loro stato di flusso. La lunga storia concettuale, formale e iconografica del genere della natura morta conferma la nostra stessa esperienza. Sebbene l'artista lavori contro l'idea di catturare un istante fotografico, preserva uno stato d'animo, una qualità di luce e un senso del luogo a cui possiamo tornare continuamente.
Nel 1963 Janet Fish ricevette il suo MFA da Yale, dove i suoi compagni di studio includevano Chuck Close, Rackstraw Downes, Nancy Graves, Robert Mangold, Sylvia Plimack Mangold e Richard Serra, un gruppo affiatato che formò una coorte intensa, ambiziosa e competitiva che si motivava a vicenda per sviluppare e difendere il proprio lavoro. Dopo la laurea Fish si trasferì a New York City. I suoi dipinti della fine degli anni '60 e dell'inizio degli anni '70, studi di oggetti trasparenti, danno inizio a una preoccupazione che durerà tutta la vita per la natura e la sostanza della luce. Fin dall'inizio, Fish si concentrò su oggetti comuni, insistendo sul fatto che il suo soggetto, bicchieri, frutta avvolta in cellophane da supermercato o contenitori pieni di liquido, non fosse importante. Per Fish il soggetto o la trama sono della minima importanza, perché il suo significato è determinato da tono, gesto, colore, luce e scala.
Le opere di Fish sono presenti nelle collezioni di numerose istituzioni, tra cui: l'Albright-Knox Gallery di Buffalo; l'American Academy and Institute of Arts and Letters di New York; l'Art Institute of Chicago; il Cleveland Museum of Art; il Dallas Museum of Fine Arts; il Metropolitan Museum of Art di New York; il Museum of Fine Arts di Boston; il Whitney Museum of American Art di New York; la Yale University Art Gallery di New Haven.