Fred Manenc

Artista visivo che vive e lavora a Tolosa. Monocromomane è l'aggettivo che più gli si addice. Infatti la singolarità di questo artista è un unico filo conduttore: la monocromia. Considerandosi un artista visivo, non ha limiti nella sua ricerca. Che si tratti di pigmenti, leganti, fotografia, oli, tutti i mezzi sono soggetti a studio. Il suo lavoro sui giocattoli è un manifesto nostalgico sull'infanzia e l'adolescenza attraverso centinaia di pezzi ritrovati, conservati e classificati nel corso degli anni. La monocromia porta a ritrovare tutti gli eroi e i compagni di gioco nonostante l'assenza di codici colore assimilati alle forme. Osservando il suo lavoro è necessaria una doppia lettura: la composizione generale che rispetta le regole matematiche e geometriche, poi ogni oggetto che riporta alla memoria ricordi sepolti. Tutto ciò porta il collezionista ad un risultato tridimensionale. Allo stesso tempo, i suoi oli fanno parte del lavoro pioneristico di Pierre Soulages mentre seguendo le sue stesse regole geometriche oltre la percezione visiva dell'opera c'è una reale impressione tattile della materia, come se fosse stata impastata, modellata anche sulla tela . Ne esalta il colore aggiungendo pigmenti minerali come madreperla, rame o anche mica. L'altra particolarità del suo lavoro sui dipinti è che la luce non è congelata sulla tela, è una proprietà in movimento della materia. il dipinto cattura la luce e varia a seconda della posizione del collezionista che amplia uno spettro pittorico esteso per dare una sensazione di policromia.