Belgio
• 1961
Biografia
La fotografa belga Isabelle Menin crea ritratti di fiori che non sono solo splendidi nella forma e nel colore, ma anche singolarmente espressivi. Fiori freschi e fiori appassiti si fondono l'uno nell'altro in sognanti pennellate di colore e gocciolamenti e vortici nebbiosi. Tonalità e fiori si riflettono in pozze d'acqua, mentre le forme si disintegrano e riappaiono in rivoli e barlumi di luce indistinti. Le immagini risultanti sono giochi mozzafiato di luci e ombre, forme e riflessi e colori e texture mozzafiato. Guardando il lavoro vibrante e organico di Menin, non sorprende scoprire che ha un background nella pittura. Dopo aver lavorato con la pittura per oltre un decennio, l'artista si è rivolta alla fotografia digitale. Con colori intensi, texture audaci e una sorprendente qualità astratta, le sue creazioni sembrano più illustrazioni e dipinti magistrali che fotografie convenzionali. Parte di ciò è dovuto alla manipolazione digitale che Menin ama usare per trasformare e fondere le foto al fine di creare le sue immagini meravigliosamente malinconiche. Menin chiama il suo lavoro "fotografie dell'entroterra e paesaggi disordinati" in riferimento alla strana complessità della natura, che le ricorda la complessità umana. Dice: "Le forze incontrollate, la complessità delle forme, gli intrecci e la sinergia degli elementi, mi sembrano tutti uno specchio dello spirito umano. Non siamo linee rette, siamo come la natura, una rete molto ampia di interferenze che lavorano insieme per produrre qualcosa che a volte sembra compiuto e poi viene distrutto in un perpetuo andirivieni tra ordine e disordine". Di Jenny G. Zhang
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Nationalità
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